Con la regia di Alessandro Gassman, la penna di Claudio Fava e l'interpretazione di Anna Foglietta "La pazza della porta accento", storia di ingiustizie, andrà in scena al Politeama Rossetti dal 27 al 31 gennaio.
Versi toccanti, malinconici, frutto di una vita consumata tristemente tra le mura di un manicomio; parole e rime che diventano l'unica via di fuga per la celebre poetessa Alda Merini. La sua lirica, dettata da “quella croce senza giustizia” di un'anima sensibile e sofferente, rivive ne La pazza della porta accanto, una rappresentazione diretta da Alessandro Gassman, scritta da Claudio Fava e interpretata da Anna Foglietta. Ispirato alla figura emblematica della “poetessa dei Navigli”, lo spettacolo andrà in scena da mercoledì 27 a domenica 31 gennaio al Politeama Rossetti di Trieste.
Nel tormentato racconto il giornalista Claudio Fava tratteggia un profondo ritratto della poetessa, dall'inizio del suo dramma fino alla conquista di quella tanto attesa “vita al di là dei cancelli”. Un incubo lungo quasi vent'anni, nel quale Alda Merini fu trascinata dal suo stesso marito che ne chiese l'interdizione. Era il 1965, un'epoca in cui un momento di depressione veniva considerato pazzia. Da qui comincia per l'artista, privata della propria dignità e libertà, una tragica e viscosa odissea nella quale la poesia diventa l'unico viatico in grado di sconfiggere l'esasperazione.
La pazza della porta accanto narra anche di un amore difficile, sofferto, mestamente interrotto. Un legame doloroso che nacque tra l'artista e un giovane paziente ricoverato nella stessa clinica.
La drammaturgia di Claudio Fava e la brillante interpretazione dell'attrice Anna Foglietta attraverso la storia e la poesia di Alda Merini rivelano quella che per lei è stata “ la grande potenza della vita”.